Carla Braglia

Ecco mi presento: sono Carla Braglia e il mio incontro con Biodanza avviene nel 1989 a Milano e nella primavera del 1990 quando, su suggerimento di Eliane Matuk, mia tutor, parto alla volta di Saillon Les Bains con altre compagne, Tiziana Brambilla di Milano, Clara Nichele e Paola Tonda di Torino per frequentare la prima Scuola Europea di Biodanza diretta da Alain Antille e Goretti Vieira.

Nel giugno 1993 avviene la mia titolazione e sono la prima italiana a titolarsi in una Scuola Europea. Sono presenti oltre  a me Carla Braglia, i due Direttori, Rolando Toro Araneda e Sergio Cruz.

Quanta strada ha fatto da allora Biodanza!

Ricordo ancora l’uso della cassette (3 musiche da una parte e 3 musiche dall’altra) compilate con tanta fatica “rubando” le musiche da uno stage all’altro. Il tirocinio fatto con Tiziana Brambilla sotto l’attenta e affettuosa supervisione di Eliane Matuk e Marcelo Mur, i cui preziosi insegnamenti mi accompagnano  tuttora.

Ho avuto il privilegio di frequentare Rolando Toro Araneda negli anni in cui ha vissuto a Milano interiorizzando i valori universali che ci ha lasciato in eredità.

Questo ha permesso grazie ai vari operatori che diffondono Biodanza in tante Regioni italiane e nel mondo, di vedere Biodanza presente , non solo in gruppi eterogenei, ma anche in gruppi specifici delle Istituzioni (Lavoro, Scuole, Sanità, carceri minorili).

Le recenti neuroscienze hanno dimostrato la validità delle teorie di Rolando Toro il cui sistema originale viene assicurato da una formazione continua degli operatori e ne garantiscono la professionalità.

I tanti articoli pubblicati su Riviste e le richieste di partecipazioni televisive che mi sono giunte a partire dagli anni ’90, testimoniano l’interesse dei Media per Biodanza che ora altri colleghi/e continuano a diffondere con i nuovi mezzi di comunicazione.

Allego a questo mio articolo un breve video in cui parlo della Biodanza della durata di 10 min. circa girato negli studi di “Radio Social Live” il 20 aprile 2018 e mi auguro che questo sia un altro piccolo passo per la diffusione di Biodanza.

Carla Braglia