giovedì 17 maggio 2018 “il corpo che parla”
La Biodanza con “il corpo che parla” ha portato il suo contributo all’interno di un evento “Officine della Salute”, una iniziativa dell’ASL di Torino con il patrocinio della Città di Torino. La manifestazione è durato 4 giorni, con un programma ricco di iniziative. La seconda edizione delle Officine della Salute erano dedicate al quarantennale della promulgazione della Legge Basaglia. Tema conduttore dell’evento “Diritti in corso: itinerari di inclusione”, dove si affrontava il rispetto dei diritti a la ricercare una buona qualità della vita che riguarda ogni individuo. Un tema caro a chi opera in ambito nei Servizi di Salute Mentale dove al centro dell’agire c’è la persona nella quotidianità.
La presenza della Biodanza in un evento di tale portata è importante per due motivi; uno perché il disagio psicologico ci ricollega alle origini della biodanza, nata come esperienza in ambito psichiatrico. Infatti, lo psicologo cileno Rolando Toro Araneda lavorava presso l’ospedale psichiatrico dell’Università di Santiago del Cile. Proprio lì nel 1965 inizia a sperimentare l’uso della danza, dove è il corpo che parla, con pazienti in cura psichiatrica. Il secondo motivo e perché la Biodanza promuove la salute e l’integrazione sia personale che sociale sotto vari aspetti. Infatti, un punto fondamentale della metodologia è l’integrazione motoria affettiva.
La Biodanza nasce ……..e si apre all’universo uomo
La Biodanza nasce con una esperienza in psichiatria e in seguito Rolando Toro estese l’applicazione e la ricerca della danza al di fuori dell’ambito clinico con gruppi di persone definite sane. Da questa esperienza nel 1966 Rolando Toro crea un modello teorico e una metodologia basata sull’associazione Musica-Movimento-vivencia che viene chiamata in origine Psicodanza e in seguito Biodanza. L’obiettivo di questa metodologia e quello di creare risposte psicofisiche ed emotive specifiche al fine di indurre nella persona cambiamenti salutari. Il termine scelto dal suo fondatore “Biodanza” trasmette attraverso il suo significato più profondo un’unione tra vita (Bios) e danza. Dunque la Biodanza “danza la vita” in qui ogni individuo, attraverso esercizi stimola qualità umane differenti come ad esempio la gioia di vivere.
Una sua poesia Rolando Toro
La Danza
La danza si genera a se stessa
Come un gelsomino
Nella brezza invernale.
Sorge lieve all’inizio
e si trasforma in uragano
sostenuta appena per le braccia
che si sollevano:
il frondoso albero
del mondo offre il suo frutto finale
il danzatore nel suo rito
di totale abbondanza.
Durante le Officine della salute proprio quest’aspetto della Biodanza si è manifestato ed è stato lasciato come scritto dai partecipanti alle vivencie su una parete di carta; dove ognuno poteva lasciare, se lo desiderava, un pensiero.
Frasi come :
Mi ha fatto venire la pelle d’oca
Unione
Coralità
Espressione spontanea e liberatoria
Ascolto, liberazione, condivisione
Leggera come una ………farfalla
Gioia pazienza
Esprimono molto bene il vissuto delle persone che hanno partecipato a questa giornata, dove ognuno si liberava nel suo corpo parlante e viveva il qui e ora che Rolando definiva Vivencia.
Una giornata vissuta tra due vivencie e un momento di Conferenza. Una conferenza che è diventato un relato di vivencia dove i partecipanti dei due momenti vivenciali esprimevano i loro vissuti come integrazione di quello che veniva raccontato. Tutto questo grazie a due operatori della Biodanza Dario Martelli didatta della scuola SART di Torino ed Elisabetta Ronco Operatore di Biodanza formatasi alla scuola di Torino che lavora presso CDM dell’ASL di Torino.
Per noi operatori è stata una giornata ricca di emozioni e quello che personalmente mi ha fatto sentire felice, di questa esperienza, e il sorriso che ho visto sgorgare sulle labbra delle persone che rendeva il tutto ancora più magico.
Elisabetta Ronco
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