CORAGGIO – 10\10 SFIDE CONTEMPORANEE – BIODANZA
Giornata Internazionale della Biodanza / 19 aprile 2020
di Rodrigo Toro Sanchez
Dieci anni fa moriva Rolando, il 16 febbraio in Cile. Dieci giorni dopo si è verificato in Cile il terzo terremoto più grande avvenuto nel mondo. Ero in una baracca nel sud e in quel momento mi dissi quasi per scherzo “Rolando non c’era bisogno che facessi ciò!” Questo nel senso che a Rolando piacevano le commemorazioni in grande stile. Se se ne fosse andato da questa terra, che si notasse.
Dieci anni dopo nella stessa data, la fine di febbraio, comincia la pandemia del Coronavirus in Europa e mi è venuta in mente la stessa frase. “Rolando non c’era bisogno che facessi ciò!” Che modo di commemorare Rolando, prima un terremoto e adesso una pandemia.
A volte penso a cosa penserebbe mio padre di questo periodo. E credo che sarebbe come per molti di noi un misto di profonda tristezza per la sofferenza di molte persone e d’altra parte osservare con ammirazione come la terra è in grado di dare un messaggio così potente all’umanità.
Penso che questa pandemia sia in qualche modo un messaggio della vita, un messaggio che ci aveva sussurrato e che non avevamo ascoltato. I movimenti ecologici, femministi, per l’uguaglianza, i popoli indigeni, loro sì che avevano ascoltato e stavano già lottando. Sento che tutti questi movimenti fanno parte di un’unica lotta, la lotta per la vita e l’amore.
Penso che la vita ti sussurri costantemente cosa fare e cosa è meglio per te e per lei. Ci sussurra continuamente, ma noi non ascoltiamo e nemmeno ci lasciano ascoltare. Poi arriva un momento in cui la vita ti grida! attraverso una malattia o una tragedia, ed è allora che prendi decisioni profonde nella tua vita. Questo l’ho sperimentato sulla mia pelle.
Oggi posso vivere questa esperienza a livello collettivo, come umanità. Come società non abbiamo ascoltato i messaggi della vita, li abbiamo costantemente ignorati e la natura attraverso i suoi meccanismi di equilibrio biologico ci ha dato un messaggio. Non penso che sia un messaggio divino, né una punizione, ma piuttosto il bisogno della terra di difendersi dalle forze anti-vita che la abitano. La Terra è un sistema vivente che si sta difendendo.
La domanda: Noi come umanità saremo in grado di fare un profondo cambiamento?
Da un lato, sono pessimista poiché sono sicuro che molte logiche malate continueranno ad esistere e altre addirittura aumenteranno. Il populismo, i nazionalismi e i loro leader narcisisti e xenofobi continueranno ad esistere. Anche un’economia di sfruttamento della natura e delle persone. La crescita esponenziale della tecnologia con tutte le sue virtù, ma anche con la sua disumanizzazione e controllo sociale.
Però per contro sono ottimista, poiché credo che arriverà un grande cambiamento e che questo cambiamento non verrà dalla politica, né dall’economia, ma verrà dalle persone, ecco perché sono ottimista perché credo nelle persone . È un momento unico nella storia, in cui la stessa “vivencia” ha raggiunto ogni essere umano sulla terra. Stiamo vivendo la stessa esperienza di vita e a partire da questo molte più persone saranno pronte per un profondo cambiamento nelle loro vite.
La mia esperienza del terremoto cileno mi dice che i cambiamenti più profondi sono generati anni dopo la catastrofe. Ci vuole tempo perché le cose prendano una nuova direzione e le persone integrino ciò che hanno sentito nelle loro azioni. In Cile dopo il terremoto e la ricostruzione, è arrivato un terremoto sociale che è iniziato l’anno successivo ma ha avuto la sua massima espressione l’anno scorso e quest’anno. Le persone non desiderano più solo il cambiamento, ma ora lo esigono. Vogliono poter vivere, non sopravvivere e trovare il significato della vita che hanno perso.
Il coraggio
Ho scelto il coraggio per questa conferenza, perché penso che ne avremo bisogno, anche perché penso che sia stata la principale virtù di Rolando. Per creare la Biodanza doveva avere coraggio. Quando si parla di danza, amore e tenerezza come cambiamento sociale, sembra che uno sia ingenuo, ma non è così.
Rolando è stato in grado di scegliere il percorso più semplice e convalidare la Biodanza a livello mistico e spirituale, dove molte volte non è necessario fornire molte spiegazioni. Ma è andato oltre, ha cercato per tutta la sua vita di convalidarla nelle scienze, la biologia, la psicologia e oggi le neuroscienze gli danno ragione. Che meraviglia!
Rolando pensava che solo grazie al riconoscimento della scienza, la Biodanza potesse entrare nell’istruzione, nella salute, nel lavoro ed essere uno strumento per il cambiamento sociale e umano.
Rolando diceva che “Il coraggio è la capacità di sfidare la nostra ombra. Entrare nel regno misterioso dei nostri dolori e frustrazioni, cercare le penombre ed ascendere alla luce. ”
Ma penso che quel coraggio nasce dall’amore. Non credo nella figura del guerriero, che lotta per un ideale. Mi piace il coraggio di una madre che può combattere per suo figlio e fare l’impossibile, è una forza incredibile che viene dall’amore. Questo è il percorso di Biodanza. La Biodanza non è un’ideologia mentale a cui dobbiamo credere, è un modo di imparare ad amare se stessi, l’altro, tutti. È amando che ci connettiamo automaticamente alla vita, ed è amando che appaiono la nostra forza ed il nostro coraggio per fare i cambiamenti.
Ma per avere quel coraggio dobbiamo imparare ad amare la vita profondamente, e questo non è un percorso facile. Rolando lo sapeva. Per questo, ha creato un bellissimo strumento che continuo a riscoprire ogni giorno: la Biodanza. Un profondo cambiamento non verrà solo dalla coscienza delle nostre menti, dal sapere che dobbiamo cambiare, verrà principalmente dalla saggezza del nostro corpo e dei nostri istinti per salvare la nostra vita e quella del nostro ambiente.
Il nostro corpo ha la risposta per la vita, per la nostra e per quella di tutti, quest’idea mi sembra meravigliosa. E che la musica, la danza e l’amore sono il modo di trovare quel messaggio nel corpo, nel mio e in quello dell’altro.
Biodanza è un modo per imparare ad ascoltare quei sussurri della vita e non aspettare che arrivi l’urlo. Sono la danza e l’affetto che ci daranno coraggio! Che grande scoperta Rolando! La nostra lotta sarà molto più piacevole di quanto pensiamo, il nostro coraggio sorgerà quando saremo più in grado di amare e riconoscere l’altro come un fratello o una sorella.
Nel nostro isolamento più che mai ci siamo posti le domande chiave della vita, a livello conscio o inconscio. Dove vogliamo vivere? Con chi voglio stare? e Cosa voglio fare? Prima o poi dovremo prendere in carico quella sensazione e quel pensiero e poi passare all’azione, per fare un cambiamento dello stile di vita. Per quel cambiamento abbiamo bisogno di coraggio.
Però il coraggio può arrivare in modo dolce e tenero: danzando, abbracciando e amando. Facendo Biodanza.
Terminerò con una poesia di Rolando che mi è sempre piaciuta e che oggi più che mai, ha un grande senso ed è in omaggio alla nostra capacità di rinascere:
ESTASI DEL RINATO
Rolando Toro Araneda- 1995
Dal nulla dovremo Estrarre la nostra energia Dalla notte strapperemo il sole
Dal vuoto verrà sempre rinnovato il tuo sguardo tenero il canto della terra in silenziosi frutti In orizzonti splendenti l’estate alzerà la sua testa di toro
Quando la morte ci ridurrà in polvere alzeremo ancora un girasole di polline ed api
Dall’abisso che separa gli amanti
torneremo ancora a sigillare un abbraccio sotto la gloria del mondo
In stracci, perseguitati senza pane in terra straniera danzeremo trionfanti nel polmone di stelle di un milione di anni luce
Dal nulla verrà il tuo sorriso Dalla mia terribile solitudine trarrò ancora tutto ’amore
E berremo il nettare di tutti i frutti la passione di tutti i baci Penetreremo nella pupilla originale dell’ universo convertiti in madre e trasformati in figlia
Essendo stati sconfitti cadremo ridendo su una stuoia trasparente nel mattino di un nuovo aprile Essendo invecchiati vedremo riflesso il nostro viso di bambino in nipoti e pronipoti in moltitudini di dolcezza e canti
Rinasceremo contro la nostra stessa volontà di morire
rinasceremo contro il nostro desiderio di essere soli
Saremo nudi abbracciati confusi in un turbine di carezze
Anche in mezzo alla desolazione vivremo
Nell’asfalto, incrinato, esploderanno i gerani
In mezzo all’abbandono nella morte interiore, esiliati dal Paradiso risorgeremo in estasi
Anche tra le bombe, nel folle uragano di stupidità rinasceremo, lucidi e buoni
E’ morta la nostra speranza, solo ci resta la vita
Vivremo nonostante noi stessi con l’ultimo gesto di tenerezza rinasceremo trionfanti puri e illuminati.
SCARICA QUI LA CONFERENZA COMPLETA IN PDF:
Scuola di Biodanza Original SRT Madrid
Rodrigo Toro Sanchez
www.biodanzarodrigotoro.com
0 commenti