Ascolto e Parola in Biodanza – Corso di aggiornamento
L’ obiettivo di questa formazione è potenziare nell’ Operatore di Biodanza le abilità di ascolto, la migliore efficacia della comunicazione con gli allievi o i fruitori della sessione, la gestione sia della condivisione verbale delle Vivencias che degli eventuali colloqui individuali che di tutti i momenti di scambio verbale informale che precedono e seguono la sessione.
Formazione condotta da Dario Martelli
Temi trattati
Comunicazione
La comunicazione è al centro dell’esistenza quotidiana, è presente sia pure in forme diverse in ogni ambito della vita umana, in ogni gruppo sociale, è elemento costitutivo della trama dei rapporti tra le persone. (definizione; componenti della comunicazione; funzioni della comunicazione; comunicazione non verbale; comunicazione funzionale; giochi ed esperienze utili ad approfondire la teoria).
Emozioni e Sentimenti
Le componenti emotive fanno parte della espressività comunicativa e sono il substrato decisivo molte volte di qualsiasi scambio relazionale. ( teoria delle emozioni; differenza tra emozioni e sentimenti; contagio emotivo ed empatia, giochi ed esperienze utili ad approfondire la teoria).
Ascolto e Barriere ad una comunicazione funzionale
L’importanza di come ci accingiamo ad ascoltare le persone; importanza dell’accoglienza della persona; che cosa ci può impedire di comunicare funzionalmente.
Ascolto attivo e introduzione all’ Approccio centrato sulla persona di Carl Rogers
Come si può adottare un ascolto facilitante di chi ci sta di fronte; ripresa e importanza dell’empatia e dell’attenzione verso la persona; congruenza comunicativa di chi ascolta; utilità dell’approccio di fondo della teoria di Carl Rogers nell’ approccio all’ ascolto.
Esperienze pratiche di ascolto attivo
Varie esperienze in cui si possa con scambi fra i partecipanti al corso, esercitare la possibilità di ascolto attivo.
Kit di informazioni psicopatologiche
Una panoramica delle difficoltà esistenziali e patologiche e delle difficoltà relazionali e comunicative che ne possono derivare.
Per approfondire
La mia proposta è nella tradizione umanistico- fenomenologica senza passare assolutamente dall’ interpretazione di stampo psicoanalitico.
Il mio obiettivo è di fornire all’ Operatore di Biodanza una chiave e una sensibilità all’ attenzione all’ ascolto, ai processi affettivi che muovono la persona e che può avere come ricaduta una presenza decisamente più intensa e qualitativa. Questo può aprire e ampliare le possibilità di relazione con l’allievo e favorire incidentalmente alcuni processi di consapevolezza sulla Vivencia che passano attraverso la fiducia profonda e la libertà nel sentire.
Questa proposta nasce fondamentalmente dall’ intrecciarsi e dalla sinergia che ho sempre avvertito tra la mia formazione di impronta rogersiana e la Biodanza che ha sempre avuto contemporaneamente per me, come persona, una grande valenza formativa.
La proposta nasce anche dal mio desiderio sviluppato in questi ultimi anni di dare un contributo sullo scambio di parola all’ interno della Biodanza.
Ho da parecchio tempo la sensazione, che peraltro vivo spesso nella mia attività professionale, che l’approccio fenomenologico rogersiano abbia grandi vicinanze teoriche con la Biodanza, anche se entrambe (la Biodanza e l’approccio rogersiano) conservino delle loro specificità e sviluppi singolari.
Le vicinanze mi sembrano date dalla contemporanea grande fiducia nei processi di vita e nelle risorse che i processi regolatori della vita ci mettono a disposizione. L’attenzione anche alla persona e soprattutto l’importanza dei processi affettivi nel nostro sviluppo e negli scambi relazionali, l’enfasi e l’accento sull’ empatia e il rispetto dell’umanità e della singolarità di ogni persona.
Da questi pensieri nasce l’impianto di fondo della mia proposta con alcune parti che mi sembrano propedeutiche e di base come i processi comunicativi e poi la parte sulle emozioni e i sentimenti (parte fondante di ciò che Rogers ha espresso come “esperienza” e che Rolando Toro ha inserito nel suo processo evolutivo dalla protovivencia al sentimento) e altre parti sulla proposta dell’ascolto attivo di matrice sostanzialmente umanistico-rogersiano.
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